“I risultati sono sorprendenti – riferisce il Direttore Scientifico, Prof. Gianluigi Giannelli – perché ai pazienti è stato prescritto un modesto cambiamento del loro regime alimentare, lasciando per il resto immodificato il loro stile di vita. Questo è un importante valore aggiunto, perché per il paziente è stato molto facile mantenere una ottima adesione al nuovo regime alimentare ed in futuro potrà facilmente continuare anche in considerazione della sostenibilità economica”.
La ricerca condotta dal Prof. Giovanni De Pergola, coadiuvato dalla giovane ricercatrice Sara De Nucci, ha messo in evidenza, insieme ad un miglioramento di tutti i parametri antropometrici trainati dalla diminuzione del peso corporeo, anche una riduzione della steatosi e dei segni iniziali di fibrosi epatica, quantificata attraverso due diversi score che tenevano in considerazione dati biochimici e strumentali.
“La regressione della steatosi epatica e dei segni iniziali di fibrosi epatica è un risultato del tutto inatteso e che va oltre i migliori auspici – prosegue Giannelli – offrendo nuovi spunti di riflessione sulla possibilità di modificare le traiettorie di progressione di questa insidiosa patologia al momento orfana di farmaci”.
Lo scenario che ha aperto questa ricerca è positivo e ci dà grande speranza: la gioia che ci ha dato questo studio è incontenibile e ci spinge ancor di più a coltivare verdure d'Eccellenza che possono davvero guarire!
Nel video l'intervista ad Antonio Gervasio - Custode della Terra
https://www.youtube.com/watch?v=0FsdzlcuzZ8